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INTERVISTA CUOREECONOMICO- Marsiglia (FederPetroli Italia): «Pre-allarme gas, per ora non ci sono difficoltà: avviare strategia del mix energetico»

Il presidente della Federazione petrolifera indipendente: «Situazione da non sottovalutare. L’Italia può contare sui flussi dall’Algeria, gasdotti, navi con carichi di LNG e riserve. Pensare a soddisfare il fabbisogno con più forme energetiche. Greggio più alto indica fase di crescita economica»

La Guerra Ucraina e gli approvvigionamenti di Gas, CUOREECONOMICO ne ha parlato con Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia, all’indomani della decisione del Governo di dichiarare lo stato di pre-allarme gas.

La guerra Ucraina pone forti interrogativi sull’approvvigionamento energetico italiano, andremo in difficoltà con le forniture?

«Sicuramente la situazione non è da sottovalutare, anche se, da poche ore è iniziato il negoziato tra i due paesi. Al momento, nonostante un pre-allarme diramato dal Ministero della Transizione Ecologica, non ci sono elementi per dire che l’Italia sia in difficoltà di approvvigionamento. Il nostro paese può contare su diversi flussi, gasdotti, navi con carichi di LNG e riserve e stoccaggi d’obbligo. Oltre al grande flusso di gas in arrivo dall’Algeria. Visto la difficile situazione di guerra e le decisioni istituzionali di blocco energetico come limite commerciale verso la Russia, i flussi di gas diretti in Europa e Italia potrebbero subire cambiamenti a distanza di ore».

I prezzi di gas e petrolio salgono, qual è il rischio per l’economia italiana?

«In questo momento come tutti sappiamo, la crescita dei prezzi del gas, una crescita anormale, sta portando grandi disagi all’economia italiana. Diversamente però il prezzo del greggio in salita, con una giusta politica di approvvigionamento da parte delle aziende, potrebbe rivalutare una situazione di tendenza dopo due anni passati in difficoltà per causa Covid. Un greggio più alto oltre a favorire gli investimenti, descrive anche una fase di crescita economica mondiale, non solo speculativa.

Transizione, qual è il punto di vista di FederPetroli Italia: siamo pronti? Quali tipi di energia dobbiamo sviluppare? Draghi sta aprendo a nucleare e estrazioni

«Con FederPetroli Italia e l’Oil & Gas siamo pronti da anni. Le nostre aziende da diverso tempo hanno iniziato una innovazione e transizione di processo per una eco-sostenibilità evoluta. Come in tanti settori economici, anche nel nostro una Transizione è un punto di crescita che avviene spontaneo. Oggi però abbiamo degli obiettivi più seri da rispettare dettati dal Cop26. Abbiamo bisogno, con una chiara Strategia Energetica Nazionale di produrre quell’energia derivata da un Mix Energetico, ovvero tutte le forme e le forze di energia disponibili pronte a soddisfare insieme il fabbisogno nazionale. Abbiamo già manifestato il nostro appoggio e piena condivisione al Governo per la linea di politica economica ed industriale che sta seguendo, adesso bisogna investire e creare occupazione».

 

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