La FederPetroli Italia, Federazione professionale del settore petrolifero, ha invitato i propri associati a non perdere la calma. E’ risaputo che le linee di condotta del Segretario Nazionale – Michele Marsiglia e del Direttivo di Federazione sono sempre state quelle di un diritto alla vendita dei prodotti e ad un continuo appoggio e colloquio con le compagnie petrolifere italiane ed estere.
Marsiglia, in una dichiarazione, ribadisce il concetto che la squadra si forma su basi solide, downstream di prodotto, upstream e colloquio con le raffinerie. Marsiglia lancia un messaggio alla COLDIRETTI, in quanto in questo momento non è da pensare a biotecnologie e carburanti diversi, ma assicurarsi il prodotto per le proprie attività imprenditoriale: <<…..sono sicuro che con l’aiuto di altre organizzazioni nazionali del settore e non, potremmo insieme, gettare acqua sul fuoco evitando inutili polemiche e manifestazioni di pubblico disagio. Il mercato è su fasi molto alte, questo dipende da speculazioni di Fondi di alto valore aggiunto, un rischio di borsa che porta alla vendita e all’acquisto di prodotti petroliferi e derivati per un profitto, solo e unico profitto attraverso la speculazione>> Già anni fa il petrolio salì a quote vertiginose, adesso, continua Marsiglia, con la garanzia dell’OPEC, viviamo in un “barile sicuro”. Gli impianti di carburante in Italia e in Europa continuano ad aumentare i propri erogati, gli indici di settore indicano una maggiore importazione e raffinazione di prodotti petroliferi e derivati nello stesso mese di Marzo 2006. La tensione è solo borsistica, un buon petroliere non acquista ora ma ha già convenuto i suoi stock, precedentemente alle crisi di mercato. L’invito che FederPetroli Italia fa è quello che il nuovo Governo possa valutare la possibilità di ridurre la componente fiscale sui prodotti petroliferi e derivati, ottenendo così un prezzo su diversi impianti di carburante più equo, evitando spiacevoli contestazioni.