Le dichiarazioni di un possibile attacco all’Iran, veritiere o no, hanno scatenato una forte ansia tra gli operatori petroliferi ed in primis sui mercati internazionali, questa l’apertura del Presidente della FederPetroli Italia Michele Marsiglia, appreso notizia di una simulazione di un possibile attacco alla Repubblica Islamica dell’Iran.Marsiglia stiamo toccando una delle più grandi potenze mondiali per produzione di greggio, non solo, anche grande esportatore specialmente in Italia, ci sono molte raffinerie della nostra penisola che acquistano grandi quantitativi di greggio dalla Repubblica degli Ayatollah. Il problema si prospetta di enormi dimensioni, passerebbe in secondo piano non solo la Robin Hood Tax e altre politiche per calmierare il caro-petrolio ma tutto quello che si sta cercando di equilibrare, anche con il vertice di Jeddah andrebbe sconvolto da una guerra di dimensioni impressionanti. Bisogna pensare alle conseguenze di alcune dichiarazioni che, già ora lasciano sui mercati una situazione di panico per una possibile offensiva militare e poi pensare a quello che si potrebbe scatenare su tutto il settore petrolifero mondiale che condiziona a sua volte altri mercati, nonchè le nostre relazioni diplomatiche.
Il Presidente Marsiglia, si è espresso subito dopo aver appreso limportante notizia, durante un viaggio all’estero.
Non siamo preoccupati per le tassazioni che ancora sono in fase di discussione con il Governo, la nostra paura sta nel correre ai ripari su contratti sull’acquisto di greggio gi stipulati e che non si sa la fine nel caso di una operazione bellica al Regime di Ahmadinejad, considerando che anche il Direttore dell’Aea – El-Braradei, rassegnerebbe subito le dimissioni dall’Agenzia per l’energia atomica dell’ONU.
In merito al vertice tenutosi ieri a Jeddah, Marsiglia risponde importante convocare produttori e consumatori, non nascondiamo che come FederPetroli Italia siamo sempre stati vicini alla politica dell’OPEC, importante calmierare i prezzi in maniera assoluta o almeno evitare forti oscillazioni ma 200.000 barili al giorno in più non vanno ad incidere o modificare il mercato.
Un vertice di poche ore ma con tanti pareri, vediamo e ascoltiamo con attenzione come si svilupperà la situazione, purtroppo in questo momento dobbiamo mantenere solo una posizione di osservatori, tutelare i rapporti delle nostre aziende e creare business, aspettiamo per commentare, ancora la fibrillazione sui mercati internazionali è alta.
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Roma, 24-06-2008
Marsiglia – FederPetroli Italia: Iran, da simulazione ad esplosione totale