“Siamo rimasti fermi ad aspettare le decisioni finali”, questo quanto afferma il Presidente della FederPetroli Italia – Michele Marsiglia.
Continua Marsiglia “Sulle prime battute di agenzia di ieri sera, riferite a una possibile invariata produzione, le nostre informazioni non tornavano, il Vertice di Vienna non era ancora iniziato, visto la delicata situazione religiosa del Ramadan. Sapevamo che questo incontro dei Paesi produttori era stato organizzato per un immediato riequilibrio delle quotazioni del greggio su scala mondiale. L’OPEC ha deciso di tagliare la produzione, plauso e pieno accordo da parte nostra nella decisione votata dal Cartello, non sarà certo un taglio di 520.000 b/g a far salire o scendere il greggio, farà un fattore delicato che contribuirà ad un andamento e ad un sentiment da parte degli analisti.
“La decisione dell’OPEC non giunge per niente inaspettata” afferma Marsiglia “l’unico dubbio era la votazione su quello che poteva essere una linea di condotta saudita ma visto i risultati finali, la maggioranza dei Paesi Membri del Cartello hanno deciso il taglio giornaliero di produzione. L’uscita del continente indonesiano dall’organizzazione fa pensare a nuovi scenari mondiali, l’Indonesia così diventa un importatore di greggio e va ad aggiungersi ad altri Paesi, ci troveremo come con il continente asiatico quale la Cina ad assistere ad uguali situazioni di qualche anno fa con una domanda di greggio più elevata.
Importante l’entrata come membri OPEC dell’Ecuador e dell’Angola, Paesi con alte riserve di greggio.
I mercati asiatici, già in nottata hanno reagito con un segno positivo sulle quotazione del greggio, inevitabile attendere l’apertura odierna della Borsa newyorkese e dei mercati americani.
Conclude Marsiglia “…solo in giornata potremmo ragionare e valutare su scenari che si andranno a verificare nelle prossime settimane, la situazione è alquanto delicata, vedremo cosa succederà su i dati di apertura di Wall Street”.