Il Presidente Marsiglia – Rischio frenata petrolifera per l’Italia se situazione peggiora.
Dopo l’annuncio del presidente Mubarak, non si placa quella che possiamo definire una guerra politica, istituzionale, popolare che sta investendo l’Egitto da qualche giorno.
Preoccupazione sui mercati internazionali per le quotazioni petrolifere che in pochi giorni hanno subito forti oscillazioni.
Interviene il Presidente della FederPetroli Italia – Michele Marsiglia – ricordiamo che l’Egitto è ritenuto Paese di equilibrio politico e religioso in Medio Oriente, piazza di discussione che possiamo definire neutrale rispetto ad altri paesi a maggioranza islamica. L’intervento del Presidente Obama, qualche tempo fa, fu proprio all’Università Al-Azhar del Cairo, scelta motivata dalla Casa Bianca come miglior location dove poter esprimere opinioni, tesi ed idee sulla situazione mediorientale – continua Marsiglia – la situazione è delicatissima in particolar modo per l’Italia, dove parte delle poche raffinerie presenti sulla penisola hanno da mesi attuato un piano di conversione optando per politiche di solo stoccaggio ed abbandonando la raffinazione. Questo porta ad un fabbisogno interno che sarà soddisfatto con importazione di greggio e derivati e prodotti già raffinati pronti per essere destinati al mercato del consumo.
Conosciamo l’incarico avuto da El-Baradei come guida dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, curriculum da considerarsi vincente per una presidenza in un Egitto stretto tra la morsa di Paesi con una diplomazia vigente di notevole delicatezza.
L’Egitto ed in particolar modo Suez hanno sempre rappresentato un varco per migliaia di operatori del settore dell’Oil & Gas e non solo. In soli tre giorni abbiamo già verificato un rallentamento nelle consegne della filiera petrolifera, i costi dei noli sono saliti di un delta giustificato solo in situazioni di tipo bellico, a seconda della logistica armatoriale per oltrepassare il Canale di Suez – conclude il Presidente Marsiglia.
Il monitoraggio della FederPetroli Italia e strutture collegate in questi giorni sarà continuo anche sulle disponibilità di prodotto dal Medio Oriente, alcune aziende stanno già correndo ai ripari procurando scorte in previsione di un peggiorare della situazione.