L’Europa non interferisca con i disordini mediorientali, Iran, gestione in punta di piedi.
Siamo entrati in un vortice che sta investendo il Medio Oriente come tempo fa definito “oleodotto di criticità”. Queste le parole del Presidente della FederPetroli Italia – Marsiglia – la situazione è delicata come già accaduto nel 2008 in seguito ad un possibile attacco all’Iran.
L’Europa deve intervenire diplomaticamente in punta di piedi, l’Iran non è l’Egitto e si differenzia notevolmente da quelli che sono altri paesi del Medio Oriente. La Repubblica degli Ayatollah è uno punto di forza per l’approvvigionamento di greggio, Paese produttore e ricco di giacimenti petroliferi.
L’Italia importa circa 160mila barili al giorno di greggio iraniano, definito Iranian Heavy, quantità di greggio pesante ad alto contenuto di zolfo, ottimo per la raffinazione di bitume che in alcune raffinerie del nostro Paese è molto trattato.
Mesi fa si è presentato il problema di un “mini embargo” a seguito di sanzioni nei confronti dell’Iran, ma questo non ha impedito di continuare ad importare flussi di greggio nel nostro Paese.
L’Italia non è l’unico paese a forte approvvigionamento Iraniano, in Europa sono diverse le raffinerie che utilizzano diverse qualità di greggio proveniente da diversi paesi del Middle East, ma il prodotto iraniano è stato sempre ben quotato sui mercati petroliferi internazionali.